Questo saggio di filosofia politica, uscito nel 1970, aprì un immediato e aspro dibattito in sede accademica e ottenne un vasto e inaspettato successo di pubblico. Riproposto con una nuova prefazione dell'autore, è già un piccolo classico di critica alla "metafisica dello Stato", che sostiene e argomenta l'incompatibilità, in ultima istanza, dell'autorità politica dello Stato con l'autonomia morale dell'individuo. Wolff mina così alle fondamenta, con la sua critica distruttiva ma eccezionalmente serena, l'intera teoria politica tradizionale e riapre la questione della legittimità del potere.