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IN DIFESA DELL'ANARCHIA
critica della democrazia rappresentativa



2013 - I ed. 1999
128 pp.
€ 10,00
€ 9,50
EAN 9788896904305
 
l'opera
«Una completa sfiducia nell'autorità costituita sembra essere diventato uno dei pezzi forti della cultura popolare, trasversale all'intero spettro politico. Sono ben lungi dal deplorare questo atteggiamento pubblico. Al contrario, lo considero una prova della fondamentale salute politica del popolo. Essendo stato ingannato, turlupinato e imbrogliato, ha giustamente concluso che non poteva più fidarsi dei suoi rappresentanti eletti».Robert Paul Wolff

Quali sono i fondamenti su cui poggia la legittimità dello Stato, ovvero del paradigma che conforma il nostro pensiero politico? In questo saggio che anticipa l'attuale crisi della rappresentanza, Wolff sviluppa una serrata critica alla «metafisica dello Stato», con cui sostiene l'incompatibilità tra autorità politica statuale e autonomia morale del singolo. Una destrutturazione argomentata della democrazia rappresentativa – a favore di una democrazia diretta vista come anarchia positiva – che mina alle fondamenta l'intera teoria politica tradizionale, riaprendo in tutta la sua complessità la questione della legittimità del potere.


Era il 1970 quando il politologo newyorkese Robert Paul Wolff – considerato il padre della democrazia liquida – scrisse: «Non abbiamo ancora scoperto perché la minoranza abbia l'obbligo di sottostare alle decisioni della maggioranza». Sono passati anni, e nel 2011 gli attivisti di Occupy hanno iniziato a gridare al mondo: «Democrazia reale ora».
La Lettura del «Corriere della Sera», 18 novembre 2012
percorsi di lettura
FILOSOFIA POLITICA ED EPISTEMOLOGIA
PENSIERO ANARCHICO E LIBERTARIO