Paul Goodman (1911-1972)
inizia la sua lunga carriera di contestatore anti-sistema durante la seconda
guerra mondiale come obiettore di coscienza. Insegna poi in diverse università
americane, entrando ben presto in conflitto con il mondo accademico. Attivo nei
movimenti controculturali, scrive alcuni dei più provocatori saggi dell’epoca,
tra cui The Community of Scholars e Compulsory Mis-Education. Tra i suoi scritti
pubblicati in italiano: La gioventù assurda (Einaudi, 1964), Communitas (il
Mulino, 1970), scritto con il fratello Percival, e La società vuota (Rizzoli 1970).
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