Oscar Wilde (Dublino, 1854-Parigi, 1900), universalmente noto per il romanzo Il ritratto di Dorian Gray, è stato poeta, drammaturgo e saggista. Fra i più celebri intellettuali del XIX secolo, è stato anche uno dei maggiori esponenti del decadentismo e dell'estetismo britannico, famoso per lo stile sferzante e arguto con cui criticava la soffocante società vittoriana. Anticonformista rigoroso – «Sono un antinomiano nato», dichiarava, «appartengo al novero di chi è fatto per le eccezioni, non per le leggi» – pagò per queste sue idee e per la dichiarata omosessualità, che gli valse una condanna a due anni per il reato di gross public indecency, com'era allora definita la pratica omosessuale. Dopo aver scontato la pena, fu costretto a lasciare la Gran Bretagna e a trasferirsi in Francia, dove frequentò il milieu libertario, a lui molto affine, delle avanguardie artistiche simboliste e neoimpressioniste. Morì a Parigi di meningoencefalite il 30 novembre 1900 a soli 46 anni.
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