Questa pagina raccoglie una galleria iconografica e vari materiali, sia in italiano sia in inglese, che rendono conto della lunga e variegata storia editoriale di Memorie di un rivoluzionario .
Attraverso lo sguardo peculiare e interessato dei differenti autori, da Georg Brand a George Woodcock, da Paul Gooddman a Nicolas Water e Colin Ward, questa costellazione di introduzioni e prefazioni copre un arco temporale che va dal 1903 al 1989 ed è un'ulteriore testimonianza della complessa personalità di Pëtr Kropotkin e del fascino che la sua vita e le sue idee hanno esercitato e continuano ad esercitare.
La galleria iconografica raccoglie invece immagini significative della vita di Kropotkin, compresi un breve video storico e alcuni schizzi realizzati da Pëtr stesso.
Prefazioni
Introduzione di Georg Brandes (1903)
Preface to the Second Edition by Pëtr Kropotkin (1906)
Prefazione di Paul Goodman (1968) [ENG]
Introduzione di Nicolas Walter (1969)
Introduction by Colin Ward (1978)
Introduction by George Woodcock (1989)
Galleria iconografica
Fig. 1. Ekaterina Nikolaevna Kropotkina (1810-1846), figlia del generale Nikolaj Semenovič Sulima e madre di Pëtr e dei fratelli maggiori Nikolaj, Yelena e Aleksandr. Muore di tisi a soli 36 anni.
Fig. 2. Aleksej Petrovič Kropotkin (1805-1871), padre di Pëtr, dopo un periodo passato nell’esercito zarista, si dedica alla gestione dei vasti possedimenti familiari. Nelle sue case e terre lavorano 1200 servi.
Fig. 3. La casa natale di Pëtr Alekseevič Kropotkin (1842-1921) al 26 di Štatnyj Pereulok [vicolo Štatnyj] nel Vecchio Quartiere degli Scudieri, dove vive l’aristocrazia moscovita più tradizionalista.
Fig. 4. Disegno che ritrae Kropotkin all’età di quattro anni.
Fig. 5. Disegno di Kropotkin della sua stanza nella nuova casa in Malyy Levshinskiy Pereulok, dove la famiglia si trasferisce dopo le seconde nozze del padre con Elizaveta Markovna Karandino nel 1848.
Fig. 6. Kropotkin vestito con la divisa del Corpo dei Paggi in una foto del 1861.
Fig. 7. Rilievi topografici dell’itinerario siberiano che parte dalla stazione di posta di Staro‑Curuchaituevskogo karaula e arriva alla città cinese di Aigun, 1864.
Fig. 8. Paesaggio disegnato da Kropotkin nei suoi Diari siberiani .
Fig. 9. Paesaggio disegnato da Kropotkin nei suoi Diari siberiani .
Fig. 10. Paesaggio disegnato da Kropotkin nei suoi Diari siberiani .
Fig. 11. Kropotkin nel 1864, durante la sua permanenza in Siberia.
Fig. 12. Frontespizio del rapporto in cui Kropotkin sollecita una spedizione russa nell’Artico pubblicato dalla Società Geografica russa nel 1871.
Fig. 13. Kropotkin nel 1873, all’epoca del suo primo viaggio in Europa occidentale.
Fig. 14. Sequenza di quattro schizzi disegnati da Kropotkin per illustrare la sua detenzione e la successiva fuga. Il primo disegno è uno schizzo della sua cella nella Fortezza di Pietro e Paolo, 1874.
Fig. 15. Il secondo schizzo lo ritrae dietro le sbarre della sua finestra nell’ospedale militare in cui viene ricoverato a causa dello scorbuto contratto in cella, 1876.
Fig. 16. Il terzo schizzo ritrae la sua corsa attraverso il cortile dall’ospedale militare per raggiungere l’esterno, 1876.
Fig. 17. Il quarto schizzo ritrae la successiva fuga su una carrozza trainata dalla cavalla Varvara, nota per aver contribuito alla fuga di vari rivoluzionari dell’epoca, 1876.
Fig. 18. Frontespizio del libro Ricerche sull’era glaciale pubblicato nel Bollettino della Società Geografica russa, 1876.
Fig. 19. Disegno di Kropotkin pubblicato nelle sue Ricerche sull’era glaciale , 1876.
Fig. 20. Timbro della Federazione del Giura, aderente all’ala antiautoritaria della Prima Internazionale, 1876.
Fig. 21. Sof’ja Grigoreevna Ananieva-Rabinovič (1856-1938), scienziata e agitatrice sociale di origine ebraica, sposa Kropotkin nel 1878.
Fig. 22. Disegno di Kropotkin della prigione di Clairvaux, in Francia, dove fu detenuto dal 1883 al 1886.
Fig. 23. Disegno di Kropotkin che lo ritrae mentre tiene una lezione ai detenuti della prigione di Clairvaux.
Fig. 24. La casa di Kropotkin a Bromley, in Inghilterra, dove visse con la moglie dal 1894 al 1907.
Fig. 25. Manifesto del 1896 che annuncia un incontro pubblico con Kropotkin a Londra sul tema What Man can Obtain from the Land [Cosa gli uomini possono ottenere dalla terra].
Fig. 26. Una pagina del manoscritto originale di Mutual Aid: A Factor of Evolution [Il mutuo appoggio. Un fattore dell’evoluzione ], pubblicato per la prima volta nel 1902.
Fig. 27. Kropotkin intorno al 1876.
Fig. 28. Kropotkin nel suo studio inglese seduto alla scrivania da lui stesso costruita, intorno al 1908.
Fig. 29. Kropotkin ritratto fuori alla sua casa in Chesham Street a Brighton, Inghilterra, intorno al 1912.
Fig. 30. Manifesto per un raduno in occasione del 70° compleanno di Kropotkin, Parigi, 1912.
Fig. 31. Kropotkin con un gruppo di collaboratori del Museo di Storia locale di Dmitrov, Russia.
Vid. 32. Video di Kropotkin, con la moglie Sof’ja, che saluta con il cappello, 1917.
Fig. 33. Kropotkin a Mosca mentre si reca al Consiglio di Stato del 25 agosto 1917.
Fig. 34. Kropotkin e Sof ’ja Grigoreevna davanti alla loro casa di Dmitrov.
Fig. 35. Volantino in occasione della morte di Kropotkin (8 febbraio 1921) firmato dal filosofo anarchico Aleksej Alekseevič Borovoj. La sua fama è tale che viene creata una specifica “Commissione delle organizzazioni anarchiche” per organizzare il suo funerale.
Fig. 36. La prima parte dei suoi funerali ha luogo il 10 febbraio 1921 a Dmitrov, dove risiedeva. Il corteo funebre parte dalla sua casa e arriva alla stazione, dove il feretro viene caricato su un treno che lo porta a Mosca.
Fig. 37. La seconda parte dei suoi funerali ha luogo a Mosca il 13 febbraio. Il corteo funebre, al quale partecipano centomila persone, parte dalla stazione, passa davanti al carcere della Lubjanka, dove sono ormai detenuti molto anarchici, e percorrendo la centrale la Prečistenka ulitsa arriva alla Casa dei sindacati in cui si terrà una celebrazione alla presenza di delegati arrivati da tutta la Russia e da tutto il mondo. Ironia della sorte, quella che al momento dei funerali è la Casa dei sindacati in epoca zarista era il Palazzo della Nobiltà, lo stesso che K. cita all’inizio delle sue memorie, quando ancora bambino incontra il famigerato zar Nikolaj I nella stessa Sala delle colonne in cui si svolgono i suoi funerali.